Profumerie Limoni: approfondimenti necessari
Il 23 gennaio UILTuCS, Filcams e Fisascat hanno incontrato la società Limoni per proseguire il confronto avviato l’8 gennaio.
L’azienda ha illustrato nuovamente le problematiche in essere che si possono accorpare in tre punti:
– la presenza di 100 pdv non economicamente sostenibili, di cui 60 andranno a essere chiusi nel corso del 2014 con scadenze diverse (alcuni sono già stati chiusi a fine 2013), mentre su 40 l’azienda denuncia un costo del lavoro troppo alto;
– una diffusa e consistente problematica di inquadramento del personale con diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici con livelli più alti rispetto alle mansioni svolte e circa 70 responsabili che invece hanno un livello inferiore a quello dovuto dal CCNL. Tale situazione è generata dalle varie acquisizioni di reti minori con cui si è espansa la società senza che si sia intervenuto al tempo, su una revisione dell’organico in termini di contratti individuali. In tal senso l’azienda segnala la presenza di molti part time fissi orizzontali, che non sono più sostenibili nell’organizzazione dei pdv;
– un costo del lavoro e una presenza media di fte per mq troppo alta su tutta la rete che genera ulteriori esuberi per circa 200 unità.
Nel corso dell’incontro, oltre a ribadire che in una situazione così complessa è necessario intensificare i momenti informativi e di confronto a tutti i livelli, le OO.SS. hanno ritenuto di dare priorità agli aspetti urgenti legati alla salvaguardia dei posti di lavoro e concordato che il complesso degli esuberi venga gestito con strumenti conservativi, sia laddove si verifichi la necessità di una sospensione a zero ore per chiusura dei pdv, sia per l’intervento di riduzione oraria per il resto della rete.
Considerando la necessità di verificare la compatibilità di più ammortizzatori, si è deciso di aggiornare l’incontro e di approfondire gli aspetti tecnici in sede ministeriale.
Essendo emerso un quadro difforme sull’organizzazione dei pdv (numero dipendenti, supplementari, ecc) le OO.SS. hanno ribadito la necessità, anche ai fini di ridurre l’esubero, di attivare a livello territoriale il confronto sulla gestione degli ammortizzatori una volta definito in sede ministeriale l’accordo quadro nazionale.