Rider, incontro con il ministro: riprendere la trattativa
L’11 novembre è ripreso il confronto tra il Ministero del Lavoro, con la presenza della ministra Catalfo, Cgil, Cisl e Uil, la rete nazionale “Rider X i Diritti” e Assodelivery sui rider e le tutele.
Nel corso dell’incontro la Uil ha ribadito la necessità di riprendere un percorso che porti a concrete tutele contrattuali e al ripristino di buone relazioni industriali.
Serve in sostanza riprendere la trattativa iniziata il 3 agosto e dare una soluzione in tempi brevi.
L’obiettivo è ridare dignità al lavoro dei rider, a partire da eque retribuzioni, previdenza, indennità, maggiorazioni, ferie, protezione sociale, nel perimetro di rapporti negoziali costruttivi e improntati al dialogo.
Il Ministero del Lavoro ha precisato che l’articolo 47-quater della legge 120 del 2019 prevede una contrattazione collettiva che rispetti i principi della norma.
In particolare, è stato sottolineato come l’accordo Assodelivery-Ugl non sia idoneo a superare la norma prevista dall’articolo 2 del Jobs Act sugli accordi collettivi.
Come UILTuCS abbiamo espresso le nostre perplessità sulla tenuta della rappresentanza e della rappresentatività dell’accordo firmato il 15 settembre dopo le mobilitazioni delle settimane scorse che hanno coinvolto centinaia di rider in tutto il Paese.
Abbiamo sottolineato come la fuoriuscita di Just Eat Takeaway da Assodelivery e la dichiarazione del country manager Contini di voler assumere i propri fattorini, seppur da verificare nelle condizioni reali, è un chiaro segnale che va verso una vera responsabilità sociale d’impresa.
La nostra organizzazione sindacale ha pure fatto presente alla ministra Catalfo e ai rappresentanti di Assodelivery la strana situazione in cui ci si trova su un piano europeo: non si capisce infatti come in diversi Paesi del nostro continente (Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera) le sentenze delle corti di Cassazione e le leggi nazionali vadano verso la subordinazione o la falsa autonomia e in Italia ancora stenti a decollare il riconoscimento delle tutele della subordinazione per i rider nonostante la Corte di Cassazione si sia già espressa sul tema.
In tal senso, abbiamo fatto presente come sia diventato sempre più insostenibile continuare a scaricare i costi del lavoro e il rischio di impresa sui lavoratori.
Su questo punto abbiamo invitato a una riflessione pure le piattaforme digitali del food delivery.
Rimanendo in attesa della convocazione di un nuovo incontro da parte del Ministero del Lavoro che dovrebbe arrivare la prossima settimana, si registra la volontà da parte di Assodelivery di voler discutere dell’ampliamento di diritti e tutele.
Se da un lato non abbiamo avuto un riscontro concreto su quali punti si possa discutere, dall’altro lato si lavorerà con le confederazioni sindacali nazionali e le “Union” al fine di arrivare con una proposta concreta al prossimo appuntamento così da capire quali siano le reali intenzioni di Assodelivery sulla prosecuzione della trattativa.