Rider licenziato per cambio di nome, Just Eat torna sui suoi passi
Il rider che ha cambiato nome, e che dopo la comunicazione della sua scelta era stato cacciato da Just Eat, tornerà al lavoro.
Ottima notizia, quella arrivata oggi stesso (27 gennaio, ndr) dopo la mobilitazione e le segnalazioni della Uiltucs.
Il sindacato aveva manifestato all’azienda, fin da subito, netta contrarietà per l’assurda decisione; un provvedimento eccessivo e dal sapore discriminatorio, che privava il fattorino del suo impiego a seguito di una legittima decisione del tutto personale. “È stata una decisione sbagliata e grave – spiega la Uiltucs – bloccare l’account del rider a seguito della scelta del fattorino di cambiare nome, una scelta lesiva: Just Eat avrebbe dovuto rispettare la sua personale e insindacabile decisione”.
Così, dopo vari contatti e comunicazioni, l’azienda è tornata sui suoi passi e il 32enne che, c’è da dire, aveva fin da subito fatto tutti i passaggi correttamente ed era in regola con i documenti dell’anagrafe, potrà tornare a fare consegne e lavorare regolarmente.
“Questa vicenda – commenta Mario Grasso, che per la Uiltucs nazionale segue il settore – fa capire quanto sia importante rivendicare i propri diritti senza timori, rivolgendosi al sindacato senza esitazione. Siamo molto soddisfatti dell’epilogo di questa vertenza, e della disponibilità di ascolto che abbiamo trovato in Just Eat, che lascia ben sperare in vista del prossimo incontro in calendario per discutere di contrattazione collettiva”.
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