Rinascente: conti ok, si lavora sul CIA
Il 9 maggio scorso si è svolto a Milano l’incontro con la direzione di Rinascente, finalizzato alla disamina dell’andamento economico dell’azienda e dei risultati del meccanismo di salario variabile.
I dati relativi al 2015, presentati dal nuovo responsabile delle risorse umane, il dottor Fabrizio Sechi, hanno complessivamente rappresentato una situazione positiva.
Il fatturato Rinascente del 2015, pari a 497,5 milioni di euro, è cresciuto del 15,3% sul 2014, con una punta del 21,7% a Milano Duomo (dovuta all’effetto EXPO) e una crescita media del 3,6% nel resto della rete. Solo due filiali hanno registrato un fatturato inferiore al 2014 (Genova con -1,3% e Roma Galleria con -7,4%).
Significativi anche gli incrementi di EBITDA e EBIT rispetto al 2014 (l’EBITDA è cresciuto del 24,3%), che segnalano pertanto un risultato molto positivo anche sotto il profilo della redditività per RINASCENTE nel 2015.
Di segno positivo l’EBITDA di tutte le filiali tranne Roma Galleria, Genova e Palermo. Per queste ultime due si evidenzia, come fattore di difficoltà, il costo del canone di affitto.
Rispetto a questo quadro, sul quale ha inciso in modo importante la manifestazione di EXPO a Milano, l’azienda ha dichiarato di aspettarsi per il 2016 un fatturato più basso del 2015, sostanzialmente assestato sui livelli del 2014; in ogni caso, in questo primo quadrimestre del 2016 (gennaio-aprile), le vendite sono comunque cresciute rispetto allo stesso periodo del 2015, e costituiscono un buon risultato in attesa di un fatturato atteso invece in regressione dalla direzione aziendale nel periodo maggio-ottobre 2016.
A Genova e Palermo, i negozi in sofferenza sotto il profilo della redditività, sono stati nel frattempo rinnovati i contratti di solidarietà fino a marzo del 2018, con una percentuale massima di riduzione dell’orario di lavoro pari al 20%.
Nell’anno in corso non sono previsti investimenti strutturali; per il 2017 viene confermata l’apertura del nuovo magazzino di Roma Tritone, slittato però al mese di settembre a causa di un adempimento amministrativo.
Per quanto riguarda gli organici, si segnala nel corso del 2015 un incremento dovuto principalmente all’utilizzo di contratti a termine per far fronte ad EXPO a Milano (i tempi determinati sono passati dai 110 del 2014 ai 192 del 2016). È invece diminuito il ricorso al lavoro in somministrazione, anche in virtù di alcune assunzioni stabili laddove il fabbisogno di ore lavorate aggiuntive era strutturale (Torino).
Complessivamente, nel 2015, si sono ridotte anche le assenze per malattia. L’incidenza del costo del lavoro è invece passata dal 13,51% del 2014 al 12,06% del 2015.
Gli andamenti aziendali, riportati nell’ambito del meccanismo di salario variabile, consentono alle lavoratrici e ai lavoratori di tutte le filiali di conseguire un premio, il cui valore è compreso tra gli 82 euro per full time equivalent di Genova e i 523 euro di Palermo.
Infine, Rinascente ha illustrato alle organizzazioni sindacali gli obiettivi del 2016 relativi al premio aziendale (vendite lorde, gross margin, costi operativi).
Sul tema della salute e sicurezza, l’azienda ha dichiarato che sta provvedendo all’aggiornamento dello stress lavoro correlato, facendo specifiche valutazioni a livello di punto vendita.
Per quanto riguarda i progetti formativi, i sindacati hanno sollecitato l’azienda a coinvolgere il più ampio numero di dipendenti nei percorsi di aggiornamento ed arricchimento professionale.
Rinascente si è comunque dichiarata disponibile a fare apposito confronto sulle politiche formative.
A margine dell’incontro, i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito la volontà di iniziare la negoziazione del contratto integrativo aziendale, e che pertanto, dopo aver aspettato il cambio nella responsabilità delle risorse umane invieranno nelle prossime settimane la piattaforma per il rinnovo.