Rinnovo CCNL Turismo: primi approfondimenti
Nella tarda serata del 18 gennaio 2014, dopo tre giorni consecutivi di trattativa, è stata sottoscritta unitariamente l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del turismo scaduto il 30 aprile 2013, con Federalberghi, Faita e Confcommercio.
L’intesa ha innanzitutto un impoetante valore politico!
Afferma il principio che anche nei momenti di difficoltà economiche le relazioni sindacali possono trovare soluzioni a problemi di lavoratori e imprese.
Lancia un messaggio forte e chiaro a quelle Associazioni Datoriali (Angem, Fipe e Fiavet) che hanno abbandonato progressivamente il tavolo di trattativa pensando che l’unico modo di rinnovare il contratto nazionale fosse quello di togliere diritti e salario alle lavoratrici e ai lavoratori del settore.
L’intesa sottoscritta prevede:
– un aumento complessivo di 88 euro, divisi in 5 tranche ( febbraio 2014- ottobre 2014- aprile 2015- ottobre 2015- aprile 2016) da 17,60, riparametrati al quarto livello a cui bisogna aggiungere 20 euro erogati con la retribuzione di aprile 2013;
– un miglioramento delle cifre destinate allo sviluppo della contrattazione di secondo livello (confermando l’attuale impianto) e dell’elemento di garanzia per le lavoratrici e i lavoratori per imprese e territori dove gli accordi non verranno raggiunti. Nonostante le pressanti richieste delle controparti non ci siamo resi disponibili a mediazioni sugli scatti di anzianità e sui permessi che pertanto verranno mantenuti per vecchi e nuovi assunti (lavoratori stagionali inclusi);
– abbiamo concordato un orario medio alternativo e non sostitutivo all’attuale normativa sulla flessibilità, sperimentale nell’arco della vigenza, in cui si valorizza il ruolo della RSU/RSA nelle sue fasi di implementazione. Tale orario, laddove applicato, potrà essere utile ai lavoratori stagionali per allungare il proprio contratto raggiungendo i requisiti minimi per la percezione della mini aspi.
In un periodo di disoccupazione drammatica come quello attuale, abbiamo creato condizioni di accesso al mercato del lavoro per lavoratori svantaggiati, come quelli over 45, operando sul contratto a termine in base alle nuove disposizioni di legge e prevedendo percorsi di stabilizzazione al secondo livello di contrattazione.
Inoltre l’ipotesi di accordo prevede politiche da sottoporre all’attenzione del Governo per il rilancio del settore: destagionalizzazione, riqualificazione dell’offerta, politiche fiscali e contrasto all’abusivismo.