Scarpe&Scarpe: astensione dal lavoro dove mancano le misure di sicurezza
Il coordinamento nazionale delle strutture e dei delegati Scarpe&Scarpe riunitosi in data odierna in modalità telematica, ha analizzato la situazione aziendale sotto l’aspetto economico-finanziario, delle misure da adottare ai fini della prevenzione del contagio da Covid-19 e della costituzione del Comitato aziendale per la verifica ed il controllo delle misure del protocollo stesso, secondo quanto previsto dai protocolli sottoscritti dal Governo e le parti sociali il 14 marzo e il 24 aprile scorsi.
Per quanto riguarda il primo aspetto, si è ulteriormente riscontrato che, nonostante le rassicurazioni manifestate da parte aziendale in più occasioni circa la prossima definizione di un piano industriale finalizzato al recupero di fatturato e la ricerca di fonti di liquidità atte a soddisfare le legittime aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori per quanto attiene al saldo delle retribuzioni di febbraio e marzo, ad oggi non si è riscontrato alcun elemento di novità.
Per quanto riguarda, invece, le iniziative messe in campo dall’azienda per l’adozione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 in vista della riapertura dei punti vendita, il coordinamento:
- ha ribadito la necessità di definire un Protocollo di sicurezza chiaro e calzante per quelle che sono le reali difficoltà e rischi che si presenteranno alle lavoratrici e ai lavoratori nel momento in cui si riapriranno i punti vendita;
- evidenziato la necessità di avere un’organizzazione del lavoro atta a salvaguardare la sicurezza e l’applicazione della normativa sui dispositivi di protezione individuali e le azioni di sanificazione e non di meno il rapporto da tenersi con clienti, fornitori e ditte di appalto che dovranno o potranno transitare nel luogo di lavoro.
In questo contesto, caratterizzato da una diversificata e disomogenea applicazione delle norme comunque previste dai protocolli del 14 marzo e 24 aprile, il coordinamento ha dichiarato lo stato di agitazione per tutto il perimetro aziendale a partire dal prossimo 18 maggio.
Pertanto, laddove manchino le condizioni di sicurezza previste dalla normativa ordinaria e straordinaria sopra richiamata, nonché dalle disposizioni dell’autorità sanitaria, le nostre organizzazioni Territoriali, gli Rls e le Rsa ed in loro assenza direttamente le lavoratrici e i lavoratori, hanno il diritto e il dovere di segnalarlo alle Autorità ed al sistema di prevenzione e protezione aziendale, e di astenersi dal lavoro fino a successive indicazioni delle autorità competenti.
Questa decisione, fino a quando il datore di lavoro, a cui rimane l’obbligo di retribuire i propri dipendenti durante tale periodo di astensione, non realizzi le necessarie condizioni di sicurezza.