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Commercio
Home›Commercio›Sma Simply, CIA: il negoziato resta ancora delicato

Sma Simply, CIA: il negoziato resta ancora delicato

Di master
22 Maggio 2017
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Il 18 maggio a Bologna è ripreso il confronto per il rinnovo del contratto integrativo aziendale Sma Simply in scadenza al 30 giugno 2017.

La direzione aziendale ha presentato una proposta complessiva rispetto ai futuri assetti contrattuali aziendali così articolata:

  1. riconferma di quanto attualmente previsto dal CIA ai capitoli: relazioni sindacali, assemblee e permessi sindacali, visite mediche specialistiche, pause, franchising, merchandising, appalti;
  2. l’integrazione a carico azienda per il trattamento di malattia dal quarto al ventesimo giorno verrebbe mantenuta solo per due eventi l’anno. Per gravi patologie a partire da quelle oncologiche, verrebbe prolungato il periodo di aspettativa non retribuita;
  3. l’integrazione della indennità di infortunio sarebbe riconfermata e introdotta la conservazione del posto fino a guarigione clinica avvenuta;
  4. le prestazioni di lavoro in domenica e in giornate festive continuerebbero ad essere effettuate in regime di straordinario, con la trasformazione delle ore effettuate in ore di permesso e il pagamento delle sole maggiorazioni. Le ore prestate in domenica verrebbero remunerate con la maggiorazione del 40% fino alla ventesima e con quella del 50% dalla ventunesima. Per le festività verrebbe introdotta la maggiorazione fissa del 60%.
  5. Il premio di progresso cambierebbe secondo criteri di semplificazione e chiarezza. Tale nuovo sistema attualmente al vaglio della direzione, necessiterebbe ancora di aggiustamenti e pertanto l’azienda ha affermato di aver bisogno di ancora qualche mese per poter formulare una proposta completa.
  6. Il premio fisso (ad personam) essendo elemento derivante dalla contrattazione di secondo livello ed avendo, secondo Auchan Retail, un rilevante peso economico, potrebbe divenire oggetto di valutazione durante il negoziato con l’intento di identificare non meglio specificate “soluzioni alternative”.

Pur riservandosi la facoltà di effettuare approfondimenti e valutazioni più dettagliate i sindacati di categoria hanno immediatamente osservato come la proposta avanzata sulla integrazione di malattia risulti di difficile comprensione e pertanto non accettabile dalle organizzazioni sindacali.

Altrettanto complicato è apparso ai rappresentanti dei lavoratori il tentativo di dilazione temporale prodotto dall’azienda riguardo al nuovo sistema di salario variabile: è infatti non praticabile una eventuale strada che preveda un accordo sottoscritto in due fasi, soprattutto in presenza di una scadenza certa (30 giugno) determinata dall’atto unilaterale della disdetta.

Su appalti e franchising i sindacati hanno ribadito le loro richieste di miglioramento delle attuali norme contrattuali riaffermando, tra l’altro, la necessità di arricchire il CIA con nuovi capitoli sulla salute e sicurezza, sull’organizzazione del lavoro, e su diritti individuali di particolare valenza “sociale” (permessi, congedi, tutela della maternità e della paternità).

Essenziale poi rimane per Filcams, Fisascat e Uiltucs, la condivisione di una premessa che preveda con chiarezza l’investimento del gruppo in favore del canale supermercati italiano, la declinazione puntuale del piano commerciale con particolare riferimento alle sue conseguenze sul fronte della organizzazione dei punti di vendita, la tutela del perimetro aziendale e degli attuali livelli occupazionali.

Al termine dell’incontro si è tenuto il coordinamento nazionale unitario dei delegati e delle strutture presenti che ha condiviso la scelta delle segreterie di non giocare il negoziato su una impostazione di mera difesa dell’esistente ma, seppur in assenza di una piattaforma, di avanzare richieste e fare proposte nuove.

Le delegate e i delegati intervenuti hanno evidenziato la necessità di migliorare il livello qualitativo delle relazioni sindacali decentrate, di intervenire sull’orario di lavoro, di esplorare la possibilità di introdurre tutele per i lavoratori con la prestazione domenicale ordinaria.

Il negoziato, che resta delicato e difficile anche per il permanere sullo sfondo del tema dell’ “ex premio aziendale ad personam” su cui le intenzioni della impresa appaiono ancora assai nebulose, proseguirà il 7 giugno a Roma a partire dalle ore 10.30.

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