Sostegno a colf e badanti ucraine: 1 milione di euro da CassaColf

Approvato il regolamento. Aperte le domande: previsti 300 euro a lavoratrice. Dati a rimborso delle spese sostenute per aiutare i parenti in fuga dalla guerra.
Ben un milione di euro di rimborsi per le lavoratrici, colf e badanti, iscritte a CassaColf, che hanno parenti in fuga dalla guerra in Ucraina e intendono ospitarli. È la decisione presa dalla cassa di cui fanno parte oltre 33mila ucraine, come iscritte e assunte con un regolare contratto di lavoro domestico nelle famiglie italiane.
A darne notizia è Mauro Munari che per la Uiltucs, unione italiana lavoratori del turismo, del commercio e dei servizi, segue le trattative a livello nazionale ed è presidente della Cassa.
“Abbiamo pensato ad un’azione concreta, significativa – spiega Munari – per aiutare le nostre iscritte e i nostri iscritti a dare una mano ai loro cari che fuggono dal dramma della guerra. Rimborseremo spese di prodotti e beni alimentari, farmaceutici, vestiario o materiali scolastici. Ci è sembrato doveroso intervenire in un momento di estrema gravità come questo”.
Il rimborso previsto è una tantum, ed è destinato solo alle lavoratrici ed ai lavoratori iscritti che ospitano al proprio domicilio, o alla propria residenza, parenti entro il terzo grado e-o affini entro il secondo grado, sfollati dall’Ucraina in conseguenza del conflitto armato.
Previsto, inoltre, un solo rimborso di 300 euro al massimo a lavoratrice, a prescindere dal numero di persone ospitate.
Le domande resteranno aperte per un anno e potranno essere inoltrate alla Cassa alla e-mail praticheucraina@cassacolf.it.
Per informazioni sulla documentazione necessaria, come da regolamento, anche in lingua ucraina, è possibile visitare il sito www.cassacolf.it.
Attivo anche un numero verde, 800 1000 26 per supporto e chiarimenti di ogni tipo.