Sono stati pubblicati i risultati finali del progetto della Ces (Confederazione Europea dei Sindacati) “Garantire i diritti dei lavoratori nelle catene di subappalto”, durato due anni e ora giunto al termine.

Nel corso del progetto sono state realizzate tre azioni principali:

Fase I – Casi di studio

Le prove di pratiche di subappalto abusive sono state raccolte da esempi di catene di subappalto esistenti in aziende che operano in diversi settori (ad es. industria alimentare, dei trasporti, edile e dell’abbigliamento).

Fase II – Analisi delle disposizioni legislative in materia di subappalto nell’Ue

Un gruppo di esperti si è concentrato sulle disposizioni legislative della legislazione nazionale ed europea in materia di regolamentazione del subappalto con particolare interesse alla due diligence, alla responsabilità solidale e alla trasparenza e alle misure di rendicontazione. Inoltre, il progetto ha illustrato le conseguenze della mancanza di regolamentazione a livello dell’UE, in particolare in termini di responsabilità solidale, due diligence, trasparenza e obblighi di rendicontazione. Questa analisi giuridica è stata fondamentale per l’elaborazione di raccomandazioni politiche per un approccio coerente dell’Ue al subappalto.

Fase III – Valutazione delle clausole sociali nell’attuazione delle Direttive sugli appalti pubblici del 2014

Il progetto ha valutato come quattro Stati membri (Francia, Germania, Italia e Spagna) hanno recepito e implementato le clausole sociali esistenti nelle Direttive Ue sugli appalti pubblici.

In particolare, i Rapporti nazionali si concentrano sulla Direttiva 2014/24/UE e hanno preso in considerazione i principi degli appalti, i principi generali sulla scelta dei partecipanti e l’aggiudicazione degli appalti, i motivi di esclusione, il ricorso alle capacità di altri soggetti, i criteri di aggiudicazione degli appalti , appalti anormalmente bassi, condizioni di esecuzione degli appalti e subappalti.

Scarica il report in italiano del progetto “Garantire i diritti dei lavoratori nelle catene di subappalto”