Terzo settore: rinnovato il contratto
“Un buon accordo, un riconoscimento economico importante, erogato in buona misura già a gennaio, a lavoratrici e lavoratori che hanno le retribuzioni ferme all’aprile 2012.”
Questo il commento a caldo di Ivana Veronese, Segretaria nazionale della UILTUCS, a fronte della sottoscrizione dell’ipotesi di nuovo contratto dei dipendenti che operano nell’area Socio-Sanitaria, Socio-Assistenziale-Educativa e Accoglienza-Servizi-Attività artistiche, culturali e sportive. Si tratta di 45.000 lavoratrici e lavoratori.
“Questo contratto collettivo nazionale sottoscritto con l’A.G.I.D.A.E. (Associazione Gestori di Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica) è il primo che si chiude nel terzo settore, ed è particolarmente importante – sottolinea Veronese – per l’obiettivo che si sono date la UIL e la UILTUCS di operare per concludere i contratti nazionali ancora aperti e per fare del 2016 ‘l’anno dei contratti’.
L’ipotesi di accordo è stata sottoscritta, in modo unitario, il 21 dicembre ed il nuovo contratto entrerà in vigore dall’ 1.1.2017 per scadere il 31.12.2019. L’aumento delle retribuzioni, complessivo medio a regime, sarà di 110€ con una prima tranche di 60€ a gennaio 2017, 20€ a gennaio 2018 e 30€ a gennaio 2019.
Ma nel contratto c’è anche molta attenzione al welfare ed ai diritti: è previsto un contributo di 5 € mensili (65 annuali) per l’assistenza sanitaria integrativa, interamente a carico delle strutture, e l’innalzamento da 70 a 80 ore di formazione annua per riqualificazione e aggiornamento, aumentando dal 10 al 15% la quota dei dipendenti che ne hanno diritto. Sono normati i tempi di vestizioni, riconoscendo 14 minuti al giorno retribuiti.
Inoltre sono state introdotte ulteriori motivazioni che permettono l’anticipazione del T.F.R., viene favorita la trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale in casi di particolari necessità, è previsto un aumentato (due mesi non retribuiti) del congedo del quale possono fruire le vittime di violenza di genere.
Particolare attenzione è stata posta alla problematica del personale più avanti nell’età, tema questo sempre più avvertito visto il costante aumento dell’età pensionabile.