Test intelligenza per licenziare, Uiltucs: “Spaventoso, discriminatorio”

Solidarietà ai 1500 lavoratori svedesi di H&M. “In Italia non lo consentiremo”
“Decidere chi licenziare e chi si salva in base a test di intelligenza ai lavoratori è gravissimo, discriminatorio, offensivo e spaventoso”.
Non fa sconti, la Uiltucs, la Uil del terziario, che esprime forte solidarietà nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici del gigante della moda svedese, H&M, pronto a un drastico taglio del personale a Stoccolma sulla base di una selezione scioccante: dei quiz che i dipendenti devono superare per salvare il loro posto di lavoro.
La decisione ha scatenato le ire del sindacato internazionale, europeo e svedese, guidato da Robin Olofsson, rappresentante di Unionen. Olofsson ha riferito alla testata giornalistica Svenska Dagbladet di aver ricevuto telefonate da dipendenti H&M in lacrime. Alcuni hanno raccontato la disperazione di essere stati costretti a fare fino a 30 test diversi per salvare il posto di lavoro.
Secondo quanto si apprende, l’azienda si è giustificata affermando “che i numerosi test devono anche aiutare a creare una panoramica delle competenze che gli attuali dipendenti possiedono”.
Ma si tratta, per il segretario generale della Uiltucs Paolo Andreani e per il segretario nazionale Gennaro Strazzullo, di un “assurdo e insensato pretesto, umiliante e inaccettabile, per tagliare teste. Un gioco al massacro che, fortunatamente, non riguarda per il momento gli oltre 4mila lavoratori in Italia, dove stiamo negoziando il rinnovo del contratto integrativo in questi giorni, anche se con alcune difficoltà”.
“Se dovessero esserci esuberi – fanno sapere Andreani e Strazzullo a una voce – abbiamo la legge 223 di riferimento che determina la procedura da seguire, e non è certo questo il metodo di scelta, assurdo, discriminatorio e frustrante. E se dovessero esserci dei test in Italia siamo pronti a reagire duramente, a mobilitarci, a scendere il piazza: sono inaccettabili”.
Per questo, fanno sapere i sindacalisti, “diamo il nostro completo supporto ai colleghi del sindacato europeo. Sosterremo la loro mobilitazione e ci rendiamo disponibili fin da subito, come Uiltucs, a incontrarli e discutere per arginare questo atteggiamento vergognoso e inaccettabile in tutti i Paesi europei e evitare che si diffonda: non si può restare a guardare”.