Turismo: proclamato lo sciopero nazionale
Filcams, Fisascat e UILTuCS proclamano per il 16 maggio 2014 (intera giornata) sciopero nazionale per i dipendenti delle imprese aderenti a FIPE Confcommercio, FIAVET Confcommercio e Confesercenti. Manifestazioni e presidi si terranno a livello territoriale (provinciale o regionale).
La comunicazione del recesso da parte di FIPE dal Contratto Nazionale del Turismo dal prossimo 1 maggio, è una forma di ostilità attivata nei confronti dei circa 700mila addetti del settore.
Un atto grave e irresponsabile, volto a far pagare il costo della crisi esclusivamente alle lavoratrici ed ai lavoratori, le cui condizioni di forte precarietà, negli ultimi anni, hanno subito se possibile un ulteriore e drammatico arretramento.
Un atto strumentale ed irriguardoso nei confronti del Sindacato che, nel contesto di un confronto complicato, ha saputo comunque assumersi responsabilità importanti.
Inoltre FIAVET, a trattativa ormai conclusa, ha pretestuosamente abbandonato il tavolo del negoziato che ha prodotto, lo scorso 19 Gennaio, un importante rinnovo contrattuale con Federalberghi e FAITA, mentre Confesercenti si è sistematicamente sottratta al confronto cercando, nei fatti, di ottenere una moratoria e una dilazione dei tempi al fine esclusivo di non erogare aumenti.
Un atteggiamento inaccettabile da parte di controparti che si nascondono o calpestano diritti faticosamente conquistati dai lavoratori nel corso di decenni e che vede nel sindacato un ostacolo da scavalcare o un nemico da abbattere.
La miopia delle controparti mette a rischio il futuro non solo dei dipendenti direttamente coinvolti da queste vertenze, ma pone a rischio il sistema delle relazioni sindacali minando nella prospettiva lo sviluppo del settore. Come infatti si può pensare al successo di Expo 2015 senza norme contrattuali certe di riferimento per imprese e lavoratori di un settore, il turismo, che dovrebbe rappresentare con questo evento un’imperdibile occasione di rilancio per tutta l’economia italiana?
Filcams, Fisascat e UILTuCS sono sempre state disponibili a riprendere con immediatezza il confronto, purché venissero rimosse dal tavolo una serie di pregiudiziali pesanti poste al tavolo (abolizione scatti, quattordicesima mensilità, comporto malattia ecc.ecc.) con l’aggravante della “spada di Damocle” rappresentata dalla disdetta, le OOSS chiedono che si riconosca pari dignità alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori come a quelle delle imprese.
Lavoratori prepariamoci a questa importante iniziativa con assemblee e mantenimento dello stato di agitazione.
Se la controparte in questo periodo non coglierà la disponibilità del sindacato a riaprire il confronto, La manifestazione di adesione dei lavoratori alla mobilitazione dovrà raggiungere la piena attuazione con lo sciopero del 16 maggio 2014.
Scioperiamo per Lavoro Contratto e Tutele!