Unicoop Tirreno, CIGS: garantire l’occupazione
Lo scorso 3 luglio al Ministero del Lavoro si è svolto l’esame congiunto per la ratifica dell’accordo di cassa integrazione straordinaria per la sede Unicoop Tirreno di Vignale e dei centri direzionali di Vignale e Anagni.
Nuovamente la Cooperativa non è stata in grado di dettagliare il modello organizzativo né di qualificare la fungibilità delle mansioni per l’applicazione della cassa integrazione.
In virtù di questo, il Ministero del Lavoro ha proposto di individuare un’unica percentuale media di riduzione dell’orario, quale limite massimo collettivo ed individuale.
Pertanto le organizzazioni sindacali hanno concordato una riduzione media massima del 60%. Ciò riduce sensibilmente l’impatto sui lavoratori, considerato il precedente limite del 75%.
Dall’altro lato, tuttavia, venendo meno il limite medio del 45%, previsto dall’accordo sindacale del 14 giugno 2017, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno richiesto che fosse confermato nel testo ministeriale quanto concordato nell’accordo collettivo.
Resta quindi certo che a livello territoriale dovrà essere realizzata preventivamente un’intesa per stabilire le modalità applicative della CIGS. Ciò al fine di verificare la fungibilità delle mansioni e garantire l’equità nella rotazione.
Nella stessa sede, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto di sospendere temporaneamente l’applicazione del CDS. Nei fatti, in una parte consistente della rete di vendita, per garantire il presidio e la copertura nei periodi di piano ferie, si sta palesando una maggiore necessità di organico.
L’azienda ha dato disponibilità ad effettuare opportuna verifica a livello territoriale.
Da ultimo Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno dichiarato indispensabile fare rapidamente chiarezza sul perimetro dei negozi critici, con particolare riferimento ai due punti vendita della Campania.
La salvaguardia dell’occupazione è stata alla base dell’accordo sulla gestione della crisi della Cooperativa e i sindacati ritengono debba essere garantita.