Unicoop Tirreno, il negoziato tenta un riavvio sul contratto integrativo
Il 30 gennaio, le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno tenuto l’incontro in plenaria con la direzione di Unicoop Tirreno per riprendere il confronto sul rinnovo del Contratto integrativo aziendale da applicare ai 3.610 dipendenti diretti della Cooperativa.
Prima di passare alla trattazione dei contenuti connessi al Cia, sono state fornite due informazioni: la cessione del negozio di Tuscania (Vt) – Strada Tarquinese, e un bonus salariale legato ai prodotti finanziari in fase di varo.
Unicoop Tirreno si accinge a cedere alla società Grandi Magazzini Fioroni spa, che nel proprio ambito organizzativo ha circa 1.000 dipendenti impiegati presso 1 Emi Superstore, 19 supermercati, 22 discount (di cui 17 a insegna Hurrà) e 7 Cash & carry (oltre a 40 affiliati), il predetto punto vendita, nel quale sono attualmente impiegati 10 dipendenti (6 full time e 4 part time).
A riguardo, la direzione della Cooperativa ci ha anticipato che proporrà, in sede di esame congiunto ex L. 428/90, che sarà svolto a livello territoriale, a quanti fra i lavoratori del punto vendita di Tuscania non volessero transitare alle dipendenze del cessionario (Gm Fioroni) di proseguire il proprio rapporto di lavoro con la Cooperativa presso altro negozio. Riguardo al bonus salariale legato al collocamento dello strumento finanziario partecipativo (Sfp) ed all’obbligazione, per l’emissione dei quali la Cooperativa, il cui Statuto prevede la delibera dell’Assemblea straordinaria o del Consiglio di amministrazione, ha già richiesto a Consob la validazione del Regolamento di emissione.
Il negoziato, dopo la battuta d’arresto registrata nella ristretta del 22 gennaio scorso, tenta un riavvio.
È sicuramente apprezzabile la dichiarazione dell’impresa di voler discutere di relazioni sindacali e di organizzazione del lavoro accogliendo la linea proposta dalle organizzazioni sindacali ma è altrettanto evidente che la lista di richieste di intervento economico proposte dalla cooperativa sia finalizzata ad un taglio lineare che graverebbe sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori, taglio che non può trovare compensazione nella proposta di salario variabile e welfare.
Filcams, Fisascat e Uiltucs terranno una riunione di coordinamento dei propri Rsa/Rsu e delle Federazioni territoriali interessate il giorno 7 febbraio a Roma per svolgere un’analisi rispetto allo stato della vertenza e per condividere una posizione utile a far progredire il negoziato.