Unicoop Tirreno, il piano industriale non tiene: è sciopero
Il confronto in plenaria del 2 novembre 2017 con Unicoop Tirreno disertato dal direttore generale Dott. Canova e con significativa assenza di ANCC (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) aumenta i dubbi sul futuro dell’impresa e sulla tenuta del piano industriale.
INDICATORI AZIENDALI NEGATIVI
Nessuna notizia positiva sull’andamento della redditività.
Calano le perdite da – 24 nel 2016 a -16 nel 2017, ma gli obbiettivi preventivati nel piano aziendale per l’anno in corso non risultano raggiungibili.La marginalità e le differenze inventariali non evolvono positivamente.La riduzione dei costi è difficilmente qualificabile e genericamente quantificata in alcuni milioni di euro.
OCCUPAZIONE IN FLESSIONE DI 200 UNITÀ
Duecentodieci lavoratori hanno lasciato o lasceranno a breve la cooperativa. Si tratta di uscite incentivate a seguito dell’accordo sulla procedura di mobilità.
AMMORTIZZATORI SOCIALI NON UTILIZZATI
Dopo aver fatto l’accordo sugli ammortizzatori sociali, la cooperativa non li utilizza. È il caso della solidarietà nella rete di vendita . I fatti dimostrano che le esigenze organizzative e commerciali hanno bisogno di tutte le ore lavorabili.
CHIUSURA E CESSIONE DI PUNTI VENDITA
A rischio tutti i punti vendita con marginalità pesantemente negative.
LAZIO
Terracina verso la chiusura a far data dall’11 novembre 2017 con 32 persone in esubero. Possibile la cessione dell’attività a terzi a seguito di manifestazioni d’interessi.
CAMPANIA
La cooperativa ha deciso di uscire dalla gestione dei punti vendita della Campania.
Previsti alcuni mesi di lenta agonia relativa all’interruzione dei contratti in essere.
Si intravede un epilogo inaccettabile, colpevole il comportamento di Unicoop tirreno che è titolare della gestione, Unicoop Firenze che è titolare degli immobili e delle licenze e Coop Alleanza che è titolare delle politiche dei prezzi, di assortimento e della gestione della logistica.
SEDE CON CRITICITÀ PERMANENTI
In sede permangono tutte le criticità. Nessun processo riorganizzativo credibile è partito e le uscite sulla sede sono 27, la cassa integrazione viene utilizzata per 30 unità e permane una difficolta di trasferire in rete di vendita le persone a fronte di 160 esuberi complessivi.
Iniziative di lotta sono inevitabili per salvaguardare l’occupazione e ricevere risposte credibili.
Una ora di sciopero (la prima di ogni turno di lavoro) per il giorno 11 Novembre con volantinaggio ai consumatori.
Presidio nella mattinata del 14 Novembre presso la ANCC in Roma del Coordinamento Unitario Nazionale dei rappresentanti sindacali e delle strutture di Unicoop Tirreno con richiesta di incontro alla stessa associazione.
Sciopero nell’intera giornata del prossimo 13 dicembre con manifestazione nazionale presso la sede di Vignale di Unicoop Tirreno.