Unicoop Tirreno, riprese le relazioni sindacali
La cooperativa dopo aver abbandonato i lavoratori della Campania, fatica a realizzare politiche efficaci. Ancora in sofferenza la gestione caratteristica.
Il 7 aprile si è tenuto l’incontro con Unicoop Tirreno. Le parti hanno ripreso il dialogo dopo mesi e il confronto ha messo in evidenza il permanere di criticità che attengono alle relazioni sindacali e all’andamento del piano industriale. L’andamento delle vendite nell’anno 2018 appare in linea con l’attesa, tuttavia permangono squilibri territoriali preoccupanti. In particolare la rete di vendita che è posizionata nella regione Lazio soffre la concorrenza e la debolezza delle politiche commerciali messe in atto dalla cooperativa.
Nell’incontro è stato anche verificato l’andamento di utilizzo degli ammortizzatori sociali in essere. La cassa integrazione nella sede risulta essere stata utilizzata per un ammontare di oltre 120.000 ore, mentre il contratto di solidarietà nella rete di vendita non ha prodotto alcuna riduzione di orario. Relativamente agli esuberi a suo tempo dichiarati e all’accordo sulla non opposizione al licenziamento risultano ancora da essere incentivabili oltre 100 esodi.
Nel prossimo mese maggio si terrà un apposito incontro finalizzato ad approfondire l’esame del bilancio preventivo del 2018 con relative politiche di sviluppo e/ o di contenimento dei costi finalizzate a rimettere in equilibrio la gestione caratteristica.
La Uiltucs ha manifestato contrarietà per le decisioni assunte da Unicoop Tirreno in Campania, relative alla cessione a terzi della rete di vendita, perplessità sulla confusa organizzazione del lavoro in essere nell’intera rete e la necessità di ridefinire le regole che attengono alle relazioni sindacali, attualmente improduttive.