Unicoop Tirreno: sciopero riuscito nel basso Lazio
«No al franchising», questo il titolo emblematico dello striscione esposto dai lavoratori dei punti vendita di Unicoop Tirreno di Cisterna, Formia, Fiuggi, Frosinone e Terracina.
I negozi non sono rientrati nell’acquisizione effettuata da Alleanza 3.0: i punti vendita di Cisterna e Formia saranno affidati alla società Orlandi Market, mentre per gli altri tre supermercati sono in corso delle trattative con un imprenditore della grande distribuzione. Un’operazione che preoccupa i 147 dipendenti, che ieri pomeriggio avevano a gran voce hanno chiesto di poter partecipare all’assemblea dei soci per illustrare la situazione. Ma la richiesta è stata respinta e il tavolo sindacale è saltato. Da qui la decisione di scioperare
Tutti lavoratori e le lavoratrici di Cisterna Formia Fiuggi Frosinone e Terracina hanno chiuso i 5 negozi destinati da Unicoop Tirreno all’affitto di ramo d’azienda. Si è voluto dimostrare il disagio, le difficoltà e le incertezze che inevitabilmente subiranno i lavoratori con l’entrata imprenditoriale locale. Dopo lo sciopero la cooperativa Unicoop Tirreno deve riflettere sulla scelta unilaterale che destina 18.500 soci consumatori e 150 famiglie ad una conclusione distruttiva del movimento cooperativo sul Basso Lazio.
Già nei giorni scorsi la Uiltucs insieme ai lavoratori avevano bloccato l’assemblea dei soci di Aprilia, gesto molto significativo che dovrebbe far riflettere le scelte sbagliate di Unicoop del basso Lazio. Sabato 26 marzo la Uiltucs insieme a tutti lavoratori prosegue la protesta con manifestazioni e corteo per le vie della città di Terracina.
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Intervista su Youreporter.it (KilometroZeronews)
Coop, la protesta dei lavoratori del Basso Lazio (LazioTV MediaVideo)
Aprilia, Ipercoop lo sciopero (LAZIOTV1)