Unicoop Tirreno: trattativa sempre in salita
La trattativa con Unicoop Tirreno rimane problematica, no al taglio dei salari.
Paolo Andreani, segretario nazionale della Uiltucs, commenta: “La Cooperativa vuole tagliare occupati e salari. Non ci sono prospettive di rilancio ma solo una politica di contenimento delle perdite”.
Unicoop Tirreno, con 4400 dipendenti in 168 punti vendita (iper e supermercati) tra Toscana Umbria, Lazio e Campania, dopo aver presentato un piano industriale con 600 esuberi e la chiusura/cessione dichiara anche la volontà di tagliare fino 9 milioni di salari annui per 3 anni.
Sulle chiusure e/o cessioni di 18 punti vendita risulta assolutamente incerto il futuro degli stessi, dichiarati tutti cedibili, ma destinati in caso contrario alla chiusura.
La Uiltucs considera sbagliata la posizione della Cooperativa e pone condizioni chiare per negoziare un accordo:
- sì alla riduzione del numero degli esuberi attraverso l’utilizzo del contratto di solidarietà per 36 mesi
- no al taglio dei salari
- sì alla realizzazione di un accordo per regolare le condizioni di eventuali cessioni.
Scarica la circolare della riunione con Unicoop Tirreno del 23 febbraio 2017.