Unieuro: rinvio della procedura di mobilità
In data odierna presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si sono incontrati rappresentanti della società Unieuro srl, di Filcams, Fisascat e UILTuCS, al fine di esperire la fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda in data 13 marzo 2015 per i lavoratori delle sedi di Piacenza e Monticello d’Alba (totale n. 44 lavoratori) attualmente oggetto di CIGS per la durata di 12 mesi e con scadenza 2 maggio 2015.
Successivamente all’apertura della predetta procedura, Unieuro ha presentato in data 25 marzo 2015 una domanda di proroga della CIGS per gli stessi lavoratori per il periodo 2 maggio 2015/1 maggio 2016.
La procedura di licenziamento collettivo è motivata dalla società dalla mancanza di indicazioni da parte del Ministero del Lavoro circa la possibilità di accesso ad una seconda annualità di CIGS per i lavoratori ancora in forza presso le sedi, a causa delle ridotte risorse finanziarie previste dall’articolo 1, comma 110, della legge n. 190/2014 e secondo quanto stabilito nella successiva circolare ministeriale del 1° gennaio 2015, che escludeva la possibilità per il lavoratori in CIGS di poter beneficiare di un secondo anno di ammortizzatore sociale.
Nelle more della procedura di proroga della CIGS il Ministero del Lavoro con circolare 9/2015 disponeva che in correlazione all’aumento dello stanziamento previsto dal Decreto Milleproroghe “potranno essere autorizzati i trattamenti al secondo anno di crisi per cessazione di attività che hanno inizio nel corso dell’anno 2015 fino a concorrenza delle contingentate risorse finanziarie”.
Nel corso dell’incontro odierno le OO.SS: e l’azienda, hanno convenuto sulla necessità di chiedere al Ministero del Lavoro un ulteriore periodo di tempo per verificare ed acquisire, eventualmente, garanzie certe circa l’ipotesi del finanziamento del secondo anno di CIGS.
Pertanto, verificata la disponibilità del Ministero del Lavoro in tal senso, le parti hanno convenuto in apposito verbale di procedere ad un rinvio della procedura, sempre in sede ministeriale, al 28 luglio prossimo, stante comunque la possibilità, in presenza di novità, di anticipare il confronto.
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Foto: blitzquotidiano.it