Zara, smentite le chiusure dei punti vendita in Italia. Restano criticità sui format
Durante l’incontro svoltosi il 2 luglio tra il gruppo Zara e UILTuCS, Filcams e Fisascat, l’azienda ha illustrato l’attuale andamento commerciale dovuto alla ripresa delle attività a seguito della chiusura dovuta al Covid19.
In prima istanza, l’azienda ha chiarito che quanto comunicato a mezzo stampa da Zara mondo in merito ad eventuali chiusure di punti vendita, non incide attualmente sulla tenuta del perimetro aziendale italiano.
Ciò nonostante, permangono situazioni di criticità in ogni regione a secondo del format e dell’ubicazione degli stessi.
Da quanto illustrato dall’azienda, le maggiori criticità si evidenziano sui format insistenti su grandi aree e soprattutto ubicati nei centri urbani, a differenza di un andamento migliore che riguarda i punti vendita insistenti nei centri commerciali.
I sindacati hanno concordato con l’azienda che necessita rincontrarsi entro la fine del mese di luglio per fare il punto della situazione in merito all’andamento delle vendite.
Per quanto esposto dalla UILTuCS, si è convenuto con l’azienda di affermare il principio di ricercare, in caso dovesse perdurare tale criticità, di attivare forme di equilibrio di ore lavoro tra i punti vendita in esubero e quelli che necessitano di integrazioni di ore lavoro.
Senza però entrare nel merito, in quanto al momento è in corso l’ammortizzatore sociale quale strumento di compensazione.