Arcaplanet, aperture su formazione e orari di lavoro
Si è tenuto il 18 maggio 2018, il confronto sindacale con le società Agrifarma/Arcaplanet.
A rappresentare il Gruppo, il neo responsabile delle Risorse Umane Giuliano Stronati, che ha fornito l’aggiornamento dei dati aziendali.
Con insegna Arcaplanet sono attualmente aperti 225 punti vendita in 15 regioni italiane, con un trend di crescita annuo del 2,7% inserito in un segmento di mercato che, in Italia, fattura 2,7 miliardi di euro.
Tutto questo, nonostante la concorrenza sostenuta sia da competitori specializzati, sia dalle catene di GDO che aprono reparti specifici anche con prodotti dietetici e di nicchia.
Il fatturato, in crescita a 183 milioni, comprende anche il risultato positivo del canale online, ed è sostenuto dalla scelta, a tutt’oggi confermata, di investimenti del Gruppo per nuove aperture e acquisizioni.
L’Autorità Garante ha dato parere positivo alla acquisizione della Società Fortesan e dei suoi 69 punti vendita. L’operazione sarà concretizzata tra qualche giorno.
Nel 2018 si sono registrate ad oggi 6 nuove aperture, mentre ne sono in programma altre 3, a Serravalle, Ivrea e poco oltre il confine svizzero.
Tuttavia, in una condizione generale complessivamente sana ed in sviluppo, ci sono stati segnalati 15 punti vendita collocati in varie regioni, che hanno chiuso il 2017 con EBTDA leggermente negativo; tra questi, 2 punti vendita collocati a Varese e Busto Arsizio sono già in chiusura e il personale addetto verrà ricollocato sul territorio.
Inoltre 58 punti vendita rilevano risultati non performanti rispetto agli anni precedenti.
Per il resto del perimetro i risultati sono positivi ed in crescita rispetto all’anno precedente.
Nel complesso l’organico è formato da 1.108 unità (corrispondenti a 950 full time equivalent), di cui 717 sono a tempo indeterminato e 340 a tempo determinato, con la parte residuale coperta da lavoro in somministrazione, destinato soprattutto alle aperture.
In ogni punto vendita (strutturati tra 350mq e 1000mq), il personale impiegato è mediamente di 5 o 6 tempo indeterminato, che fa riferimento a 20 Capi area e a due Capi regionali.
A tutto il personale la Società vuole riservare un progetto strategico di formazione che è stato definito un progetto umano utile ad accompagnare il veloce sviluppo dell’impresa.
E proprio partendo dalla dichiarata volontà di specializzare le competenze e le capacità relazionali di tutti i livelli aziendali, le organizzazioni sindacali hanno richiesto di definire un percorso condiviso basato su un protocollo sulle relazioni sindacali, così come delineato negli incontri precedenti e che può ben individuare le specificità di una rete commerciale in crescita, caratterizzata da presenze parcellizzate sul territorio, con organici ridotti per punti vendita che richiedono un alto grado di collaborazione per costruire una efficace organizzazione del lavoro.
Il responsabile delle risorse umane ha informato i sindacati di categoria di non essere a conoscenza del testo predisposto in precedenza, che gli sarà inviato quanto prima.
Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato particolarmente l’obiettivo dichiarato di puntare ad un progetto generale di formazione, in via di elaborazione, al quale intendono concorrere nell’ottica della collaborazione per il raggiungimento di obiettivi di crescita professionale per i lavoratori e di stabilità occupazionale.
Sono stati inoltre affrontati i temi degli orari effettivi di lavoro e della attività di trasporto e versamento bancario degli incassi. Sul primo punto la posizione aziendale è stata nettamente a favore dell’applicazione rigida delle norme contrattuali e di legge in materia, per cui nessuna attività lavorativa verrà svolta al di fuori dell’orario di lavoro registrato dal badge in entrata ed in uscita; questo vale sia per le azioni precedenti l’apertura del negozio come la pulizia degli spiazzi e sia per il versamento degli incassi a fine giornata.
Il personale chiamato a questo specifico compito sarà debitamente tutelato, in attesa di una più organica e definitiva soluzione alla quale la società sta lavorando.
Su questi impegni, che dovranno essere socializzati ai livelli intermedi dello staff aziendale oltre che agli addetti alla vendita, i sindacati hanno dato la dovuta apertura di credito, che dovrà marcare un netto miglioramento delle problematiche segnalate.
In attesa del prossimo incontro, Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno fatto richiesta di ricevere la documentazione relativa alla composizione della struttura aziendale; ai nominativi e alla data di scadenza dei lavoratori eletti come RLS; alle linee del piano formativo; alla ubicazione dei punti vendita in difficoltà per fare una precisa valutazione.