Cia Zara-Itx Italia, continua il confronto con l’azienda

Si è svolto il 14 marzo l’incontro concordato con l’azienda per proseguire l’esame della piattaforma per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale Zara e la sua estensione
a tutte le realtà del Gruppo.
Sulla prima parte dell’intesa, relativa al sistema delle relazioni sindacali, le parti hanno concordato sul reciproco riconoscimento del buon esito e della validità delle modalità del confronto, del diritto di informazione ed esame congiunto, nel rispetto di quanto previsto nel Ccnl della Distribuzione Moderna Organizzata, convenendo sull’utilità di sviluppare quanto già condiviso e procedendo con l’attualizzazione e adeguamento dei contenuti al quadro economico, commerciale e sociale in forte mutamento.
È ampiamente riconosciuta la particolare situazione relativa alle tipologie contrattuali, con la forte prevalenza dei contratti Part – Time (70%) rispetto al Full Time (30%): tale proporzione è ritenuta dall’azienda fondamentale per l’equilibrio organizzativo soprattutto nella rete dei negozi più piccoli.
Nel dare atto della complessità della composizione della forza lavoro, con una forte presenza femminile, di lavoratori genitori, lavoratori studenti, stranieri, è evidente la necessità di perseguire obiettivi che riconoscano la necessità di favorire il benessere delle persone attraverso attente politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la crescita professionale, l’occupabilità, la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; quest’ultimo aspetto già oggetto di un importante accordo già in vigore e da completare con gli adempimenti delle strutture che devono procedere con la nomina o l’elezione degli Rls.
Pur nella riconosciuta complessità, per Filcams – Fisascat – Uiltucs, è opportuno tenere presente l’esigenza di incrementare l’orario dei Part Time, anche attraverso la lettura delle condizioni di fatto nei punti vendita, che evidenziano la possibilità e opportunità di procedere al consolidamento dell’orario supplementare svolto di fatto costantemente.
Nella trattativa è emersa chiaramente l’esigenza di condividere le scelte organizzative dell’azienda attraverso un più puntuale coinvolgimento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali o strutture territoriali; è infatti fondamentale perseguire l’incremento dell’orario individuale di lavoro anche in considerazione del fatto che oggi l’avanzamento di carriera investe esclusivamente i lavoratori e lavoratrici con contratto full time, gli unici ammessi/ammesse ai percorsi formativi.
Altro tema molto sentito è il “collocamento interno”, per gestire nuove aperture, trasferimento di punti vendita, chiusure, per facilitare ove possibile il trasferimento di personale anche attraverso elenchi di candidature.
Esiste, ma va potenziato, l’applicativo “Talent”, che gestisce l’informazione e consente al “Talent Center” di organizzare le candidature e i colloqui, valutare le possibilità di aumentare gli orari di lavoro in particolari periodi dell’anno nei singoli punti vendita; si è fatto rilevare che l’accesso alla procedura non sembra essere patrimonio comune.
L’aspetto su cui è necessario modificare il paradigma quello relativo all’idea dell’azienda che ritiene prioritario incrementare il numero di persone piuttosto che il numero delle ore per persona, da gestire con la modalità del lavoro supplementare o straordinario, ma solo all’occorrenza.
“Più spingiamo sulle stabilizzazioni, più a livello organizzativo sarà spinta la cautela (ovvero la flessibilità).
Tra le proposte sindacali: la stabilizzazione a tempo indeterminato dei numerosi contratti part-time; l’adozione del part- time ciclico verticale (favorito oggi dal riconoscimento dei contributi figurativi per i periodi di non lavoro).
Altro tema su cui è richiesta una ricerca di soluzioni possibili per promuovere un’adeguata politica dei riposi, gestendo meglio le assunzioni di personale o il ricorso al lavoro somministrato, con l’obiettivo finale di consentire la fruizione di riposi settimanali consecutivi che comprendano ad esempio il sabato con la domenica, la domenica col lunedì o due giorni consecutivi anche infrasettimanali.
È stato evidenziato che in alcuni punti vendita sono applicati accordi che possono rappresentare buone pratiche adottabili in altre realtà.
Tra i principi presenti nel Cia Zara, c’è quello importante della difesa della genitorialità. Su tale principio possiamo raccogliere favorevolmente quanto espresso dall’azienda, che la intende nell’accezione più estesa: genitori di fatto, di ogni genere, per le adozioni o indipendentemente da come si costituisce la famiglia, col riconoscimento di congedi o permessi, con l’estensione dell’arco temporale per la richiesta/fruizione di congedi per accompagnamento dei figli in situazioni particolari, non solo sanitarie (due giorni per visite mediche o eventi), a carico dell’azienda.
Interessante anche la proposta di recepire le raccomandazioni Ces in tema di aspettativa: con la possibilità di godere dell’aspettativa non retribuita per 12 mesi (mod. Inditex), anziché consecutivamente, diviso in 3 trance da 4 mesi ciascuna, con la retribuzione dei primi 4 mesi.
Sui temi sempre sensibili dell’organizzazione del lavoro: quando si applicano gli istituti conciliativi, che senza dubbio favoriscono chi li gode, è stato evidenziato che, se gestiti con scarsa attenzione, nelle realtà lavorative, possono creare difficoltà al restante personale che potrebbe trovarsi a dover gestire carichi di lavoro complicati.
In chiusura dell’incontro l’azienda ha annunciato la presentazione del piano di formazione a valere sul Conto Individuale Aziendale sul Fondo Interprofessionale per la formazione continua For.Te.; il piano sarà presentato in riunione plenaria il prossimo 22 marzo mattina.
Sui temi trattati e sulle proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali, l’azienda si è impegnata a fornire entro pochi giorni le proprie risposte e considerazioni, per poter poi proseguire con l’esame dei punti successivi della piattaforma presentata.