Comifar, Cia: ultima chiamata per un accordo
Lo scorso 9 agosto si è tenuto a Roma il programmato incontro con Comifar Distribuzione SpA ai fini del rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.
In tale occasione l’azienda era rappresentata dal dott. Nicolis, dalla dott.ssa Miano del dipartimento HR, con la partecipazione dei dott. Notte e Pasquali del dipartimento logistica, assistiti da Confcommercio Roma e Lazio.
Sono state approfondite le due principali tematiche ove permangono delle differenti posizioni tra azienda e Sindacato ovvero la strutturazione dell’impianto del sistema premiante e l’istituto del “Fine Lavori”.
Il “Fine Lavori” così come descritto dal Cia in prorogatio, ricade solo il 5% dei casi di “sforamento” dell’orario lavorativo e l’azienda per gestire la frequenza totale di questi eventi ricorre a diversi strumenti quali la volontarietà di prosecuzione dell’attività lavorativa, il ricorso al lavoro somministrato, l’anticipazione degli orari dei turni lavorativi.
La proposta aziendale è quella di introdurre una “obbligatorietà” per i lavoratori nella continuazione dell’attività lavorativa a fine turno per un minutaggio e una serie di frequenze da concordare.
Relativamente al sistema premiante, l’azienda ha riproposto fermamente l’attuale sistema di premio di risultato incluso il pilastro di valutazione individuale, precisando che tra i lavoratori esclusi (oggetto di un confronto nella precedente riunione) sono 86 di cui 10 non monitorabili.
Comifar ha dichiarato la disponibilità ad apportare dei correttivi in ordine alla cosiddetta “riduzione della soglia” che permette la maturazione del PdR (parte individuale) facilitando così l’accesso al premio.
Sono invece 26 i lavoratori che sono esclusi non percettori della quota individuale ma che svolgono comunque attività misurabili.
Della popolazione lavorativa afferente ad altri settori diversi dalla logistica, sono 95 persone del Call Center percettori di PdR (Reparto e individuale) e 100 persone tra commerciali e sede.
Le organizzazioni sindacali di categoria e il coordinamento nazionale, unitariamente hanno rifiutato le proposte di Comifar che di fatto non rappresentano alcun punto di convergenza con la piattaforma rivendicativa e che sono una mera affermazione unicamente delle istanze aziendali, non portando gli elementi di equilibrio e uguaglianza di cui la parte sindacale si era fatta interprete.
I sindacati nazionali hanno ribadito le proprie posizioni (leggasi le precedenti comunicazioni di pari oggetto) e hanno richiesto a Comifar un’ulteriore riflessione.
È stata concordata la data del prossimo 21 settembre, alle ore 10.30, a Milano all’Hotel Ibis Milano Centro in via Camillo Finocchiaro Aprile 2 quale momento di verifica delle disponibilità e definizione delle posizione aziendali, al permanere delle quali, i sindacati nazionali valuteranno la possibilità di apertura di uno stato di agitazione a livello nazionale.