Coop Alleanza, Cia: nuova proposta aziendale. Restano criticità da superare

Lo scorso 30 giugno, nell’ambito del confronto finalizzato alla sottoscrizione del Contratto integrativo aziendale, le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS hanno nuovamente incontrato la Direzione di Coop Alleanza 3.0.
Il passaggio negoziale di cui qui si rassegna l’esito, peraltro, è stato preceduto da un’intensa discussione svolta nell’ambito di una riunione di coordinamento unitario delle delegazioni trattanti delle già menzionate Federazioni sindacali.
L’esito di tale riunione di coordinamento ha fatto emergere le seguenti necessità:
- migliorare significativamente la proposta aziendale in tema di organizzazione del lavoro (i troppi spezzati e l’assenza di programmazione oraria non legata ad una garanzia di intervallo fra due prestazioni lavorative rese in un’unica giornata, il turno spezzato che può arrivare addirittura a 9 ore, il non voler disciplinare a livello di CIA la pausa giornaliera e settimanale, ecc.) per dare risposte certe ai tanti bisogni connessi alla qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori di Coop Alleanza 3.0;
- superare le criticità contenute nella prospettazione aziendale sul salario (inadeguatezza del Premio aziendale di 69,00 € per i lavoratori col IV° Livello Par. 144 full time e da riparametrare e riproporzionale per gli altri, insostenibilità dei meccanismi di assorbimento delle quote salariali eccedenti il nuovo importo del predetto premio e di consolidamento dello stesso);
- rendere più attrattive le maggiorazioni salariali da riconoscere per il lavoro domenicale e festivo (soprattutto se effettivamente si vogliono agevolare le adesioni volontarie di quanti non hanno tali prestazioni come obbligo contrattuale, al fine di liberare il 50% delle domeniche di apertura in un anno a chi l’obbligo, invece, ce l’ha).
Nell’introdurre la fase negoziale della giornata, i sindacati hanno riferito alla controparte le posizioni emerse dal coordinamento in parola.
Di contro, Coop Alleanza 3.0, a seguito di un approfondimento interno alla propria delegazione trattante, ha esposto la seguente proposta “complessiva” su quegli argomenti che, secondo la stessa Cooperativa, rappresentano le questioni maggiormente riprese negli interventi delle organizzazioni sindacali:
Organizzazione del lavoro
- programmazione: bisettimanale;
- turno unico: minimo 3 ore e massimo 6,30 ore;
- turno spezzato: minimo 6 ore e massimo 8 ore;
- intervallo massimo fra 2 semi turni: 4 ore;
- numero massimo di spezzati: 74/anno;
- valorizzazione economica: dal 75° spezzato, buono mensa di 7,00 € (3,50 € in più rispetto a quello normalmente riconosciuto);
- confronto: prima di introdurre questo nuovo modello si terranno dei confronti a livello locale;
Orario settimanale
- accantonata la richiesta della Cooperativa di omogenizzare a 38 ore settimanali i diversi regimi attualmente in essere in seno alla sua organizzazione
Lavoro domenicale e festivo
- per consentire a chi ha la prestazione lavorativa domenicale come obbligo di liberare il 50% delle aperture previste annualmente non è più richiesta un’adesione non inferiore al 90%, ma l’argomento sarà oggetto di valutazione a livello territoriale;
- la valorizzazione del lavoro festivo passerebbe dal 55% al 60%;
- la valorizzazione del lavoro domenicale sarebbe così modificata: fino alla 4° domenica, 40%; dalla 5° alla 26° domenica, 50%; dalla 27° domenica, 70%
Part-time sperimentale
- incrementi orari per 1000 lavoratori e programmazione ad inizio anno (ma con la previsione di variazioni praticabili);
- riconoscimento di 120,00 € per le clausole;
- consolidamento: 2 ore rispetto all’originario rapporto part-time ma condizionatamente ad una novazione del contratto individuale che preveda l’obbligo ad almeno 3 domeniche lavorate al mese;
Salario
- premio aziendale: da 69,00 € a 72,00 €;
- non “assorbibilità” per le eccedenze per quanti attualmente hanno un Premio aziendale maggiore (con confluenza della stessa eccedenza in un ad personam non assorbibile);
- per quanti non dovessero consolidare il salario variabile legato a redditività, il premio aziendale sarà riconosciuto nella misura del 10% del valore sopra citato (72,00 €), ovverosia 7,20 € al mese dopo 8 anni dall’assunzione;
- per le realtà territoriali che attualmente non hanno il premio aziendale (ad esempio Puglia/Basilicata), si stabilirà un percorso ad hoc per il riconoscimento dello stesso;
Sconto
- 5% (fino a 250,00 € all’anno) per tutti i dipendenti (nella proposta originaria il beneficio era rivolto solo ai dipendenti soci prestatori)
Filcams, Fisascat e UILTuCS, prendendo atto della nuova proposta aziendale, pur stigmatizzando talune criticità ancora presenti nell’ambito di istituti sia economici che normativi di indubbio valore per le lavoratrici ed i lavoratori, si sono riservati di rassegnare un compiuto giudizio di merito a seguito di un necessario approfondimento al loro interno.
In questa fase è necessario operare una disamina con delegate e delegati per assumere le opportune determinazioni del caso.
Occorre ulteriormente portare la controparte ad una piena assunzione di responsabilità relativamente agli obiettivi di consolidamento dei trattamenti economici e dell’organizzazione del lavoro, che sono temi molto importanti per le lavoratrici ed i lavoratori, al fine di dare un prosieguo costruttivo alla trattativa.
La trattativa, su sollecitazione dell’impresa, si sta avviando ad una fase conclusiva e le distanze ancora presenti sul tavolo negoziale non escludono che si possa determinare una rottura.
Filcams, Fisascat e UILTuCS, convinti della necessità di arrivare ad un accordo, auspicano che si possano apprezzare ulteriori avanzamenti.
Il confronto è stato aggiornato al 21 luglio prossimo.