Eataly, il punto sulle relazioni sindacali
Il 12 maggio a Milano si è tenuto il previsto incontro nazionale con Eataly che ha registrato, per la prima volta, la presenza del Presidente Esecutivo.
Andrea Guerra, in apertura, ha ripercorso le sue precedenti esperienze in Merloni e Luxottica evidenziando come da sempre abbia dato grande valore strategico al ruolo delle relazioni sindacali, al dialogo e al confronto fra le parti.
Eataly ha conosciuto uno sviluppo imponente ed assai rapido che continuerà con le nuove aperture del secondo negozio di New York, Los Angeles, e fra un paio d’anni, Verona.
Un’azienda cresciuta così rapidamente deve per forza fare i conti con problemi e cambiamenti che paiono contraddistinguere la fase attuale e che necessitano di attenzione e interventi il più possibile partecipati e condivisi da parte di tutti (a partire dai lavoratori).
Secondo il presidente queste criticità vanno affrontate senza smarrire i valori fondativi dell’impresa ossia, attenzione al cliente e valorizzazione del prodotto. Sul piano occupazionale sono state rilevate alcune rigidità organizzative che vedono in alcune realtà una non ottimale aderenza fra presenza del personale e flusso della clientela, nonché l’esigenza di una maggiore intercambiabilità delle mansioni, soprattutto nei negozi medio piccoli.
Il negozio di Roma, in particolare, richiederebbe interventi condivisi sulla organizzazione del lavoro per garantirne una stabilità in termini di risultati attualmente ritenuta ancora non soddisfacente.
Le organizzazioni sindacali di categoria hanno segnalato come ancora permangano difficoltà territoriali per quanto riguarda il livello qualitativo delle relazioni sindacali e come si fatichi a dare piena applicazione a quanto a suo tempo definito nel contratto integrativo aziendale.
I sindacati hanno riconfermato la nostra piena apertura al confronto che però non può prescindere dal rispetto di quanto previsto dalla contrattazione nazionale e aziendale, ancora troppo spesso disattese (si pensi alla non ancora definita problematica dei livelli di inquadramento).
Sul tema aperto del welfare, l’azienda ha comunicato di essere a buon punto nell’interlocuzione con Unisalute e che, accogliendo le sollecitazioni dei sindacati, intende utilizzare le cifre accantonate per estendere le prestazioni odontoiatriche previste da Fondo Est, per un periodo di 12 mesi.
Infine su quanto emerso in merito alla situazione di Eataly Roma i sindacati hanno invitato l’azienda ad attivare un adeguato livello di interlocuzione territoriale, garantendo nel contempo la disponibilità sindacale come strutture nazionali, a monitorare questo percorso di negoziazione che, essendo riferito a materie assolutamente centrali come orario di lavoro e mansioni, può costituire un importante momento di verifica della qualità delle relazioni industriali.