Farmacie comunali: fermezza e responsabilità
La Uiltucs nazionale ha appreso con stupore e grande sconcerto del comunicato stampa di Assofarm del 12 aprile a proposito dello sciopero proclamato unitariamente da Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il prossimo 22 aprile nel settore delle farmacie comunali.
Il perché dello sciopero è stato chiaramente spiegato nel comunicato unitario.
Ma quello che veramente stupisce è il tentativo di addebitare le difficoltà del momento, ed anche le incapacità gestionali delle aziende, ai lavoratori e al loro costo del lavoro.
Non è assolutamente vero che i “professionisti dipendenti” delle aziende comunali “hanno medesime mansioni e responsabilità” dei colleghi delle farmacie private, tant’è che molti di loro hanno la qualifica di direttori ed alcuni gestiscono più di una farmacia, mentre nel settore privato questo ruolo è svolto, come è noto, dai “titolari” di farmacia.
Inoltre, è falso che i lavoratori non siano sensibili alle difficoltà che sta attraversando in questo momento il settore: basti pensare ai profondi cambiamenti organizzativi che stanno avvenendo nelle aziende, con loro grande disponibilità.
E’ invece profondamente vero che i lavoratori hanno dato prova, fino a qui, di grande pazienza in tutte queste ultime vicende contrattuali.
Assofarm forse si vergogna a dire che ha dichiarato la scomparsa totale di un contratto nazionale di lavoro, rinnegando così anche la sua storia, e che ha dato disposizione alle aziende sue associate di applicare un regolamento del tutto unilaterale, allineandolo ai trattamenti delle farmacie private e che, per questo i lavoratori si sono visti allungare l’orario settimanale di lavoro dalle 38 alle 40 ore e stanno perdendo, dall’inizio dell’anno, quote di maggiorazioni, ferie, permessi retribuiti ecc.
Nonostante questo, le organizzazioni sindacali hanno continuato a trattare alla ricerca di condizioni utili a definire un nuovo contratto nazionale, che salvaguardasse il grosso dei trattamenti economici e normativi, in particolare per i lavoratori in forza.
Invece Assofarm non vuole nemmeno garantire ai lavoratori la non assorbibilità (ovviamente nè adesso nè mai) del superminimo che verrebbe ad essere costituito, per i lavoratori attualmente in forza, dalla differenza tra le nuove tabelle e quanto attualmente percepito.
In quanto ai problemi delle singole aziende la Uiltucs è sempre stata disponibile ad affrontarli in maniera seria e manterrà questo suo atteggiamento, così come continueremo ad opporci tutte le volte che i comuni daranno prova di inserire oneri impropri nei bilanci delle aziende farmaceutiche.
Foto: palermoweb.com