Federdistribuzione: predica bene e razzola male
Predica la stipula di un CCNL della grande distribuzione, ma nei fatti comunica alle OO.SS. il recesso dal CCNL del Terziario creando ai lavoratori un pericoloso vuoto contrattuale.
La posizione della Federdistribuzione è provocatoria ed arrogante.
La provocazione consiste nel fatto che:
- le OO.SS. hanno accettato il confronto con Federdistribuzione, finalizzandolo al rinnovo del CCNL rigettando decisamente e con fermezza il recesso dallo stesso, totale o parziale che sia, considerandolo un atto confliggente, in quanto – inopportuno sul piano delle relazioni industriali, – squilibrante il potere contrattuale della parti a svantaggio del sindacato e dei lavoratori – completamente illegittimo sul piano giuridico;
- tale posizione è stata ripetutamente e con chiarezza confermata dalle OO.SS sia nelle loro missive sia nel corso del confronto che si è sviluppato;
- ora Federdistribuzione ripropone, come se nulla fosse stato detto, scritto e fatto, le azioni di recesso in base alle quali sviluppare il futuro confronto contrattuale e cioè in totale antitesi con le posizioni sindacali. Questa posizione appare appositamente studiata per porre un ostacolo insormontabile alle trattative.
L’arroganza consiste nello stabilire ed intimare unilateralmente e con minuziosità:
- i tempi, addirittura per temi, dei recessi contrattuali;
- gli argomenti correlati ai tempi di trattativa sui quali sviluppare il confronto sindacale;
- la modifica del dettato contrattuale vigente adattandolo ai propri bisogni politici e normativi.
Nella posizione di Federdistribuzione si vede con chiarezza la mancanza di volontà di addivenire al rinnovo del CCNL, di aspirare all’applicazione di una sorta di regolamento unilaterale sostitutivo del Contratto e di sostituire il welfare contrattuale gestito dalla bilateralità, come i fondi di assistenza integrativa dai quali recedono dal 1 gennaio 2014, con una sorta di prebende di minor valore ed efficacia.
L’invito alla contrattazione rivolto al Sindacato è meramente di facciata, in quanto il confronto verrebbe accettato da Federdistribuzione solo se collocato su terreni con esiti da Essa predefiniti unilateralmente e di suo esclusivo vantaggio, penalizzando invece le aspettative contrattuali dei lavoratori, altrimenti sarebbe reso sterile e non ostativo l’attuazione di quanto nei suoi programmi.
In conclusione la UILTuCS per l’ennesima volta ribadisce, che accetta ed anzi sollecita le trattative con Federdistribuzione a condizione che siano rivolte al rinnovo del CCNL nel suo insieme, fermo restando, nel frattempo, l’applicazione complessiva, senza deroghe, modifiche o parziali recessi, di quello precedente soggetto al rinnovo.
Il permanere, invece, della posizione espressa da Federdistribuzione, non potrà non comportare conseguenti reazioni di conflitto da parte sindacale e delle lavoratrici e lavoratori, che saranno colpiti da questa irresponsabile politica.
Foto: alimentando.info