Ikea, il punto su business plan e premio di risultato 2018
Si è tenuto in data 29 maggio l’incontro con Ikea sulla presentazione del business plan e sugli obiettivi di premio di risultato per l’anno finanziario 2018.
L’illustrazione del business plan segue quella fatta nei negozi così come previsto dal C.I.A.
I due obiettivi individuati dall’Azienda sono il risultato operativo esclusi EO Costs per il 30% (obiettivo di Country) e l’obiettivo delle vendite comprensive dell’e-commerce per un 50% (obiettivo di Store).
Il terzo obiettivo proposto dall’Azienda nei punti vendita è il Cost Ratio per un 20%.
I negozi di Villese, Parma, Brescia, Bari e Salerno hanno sottoscritto l’accordo di negozio, confermando il terzo obiettivo proposto dall’Azienda. Il negozio di Catania ha sottoscritto l’accordo proponendo, come terzo obiettivo di negozio, i TT Cost.
I sindacati hanno ricevuto la notizia che anche il negozio di Genova, in data odierna, ha sottoscritto l’accordo confermando il terzo obiettivo proposto.
Negli altri negozi, o si sono fatti gli incontri ma non si sono sottoscritti accordi, o non sono stati fatti gli incontri.
Su tale tema l’Azienda, incalzata dai sindacati, ha detto di aver convocato una specifica riunione, con le RSA/RSU in tutti i negozi e di aver trovato talvolta, poca disponibilità sindacale.
Il Board si riunirà il 31 maggio, valuterà la scelta della proposta di variazione del terzo parametro di Catania e chiuderà tutto il processo.
Dopo due anni di esperienza di applicazione di questa parte di contratto integrativo, riferita alla scelta degli obiettivi del salario variabile, nella riunione le organizzazioni sindacali hanno evidenziato due problemi.
Il primo è legato al periodo di scelta del terzo obiettivo (maggio), molto lontano dalla partenza di maturazione del premio (settembre), che non permette di avere risultati consolidati dell’anno precedente, tali da aiutare una scelta maggiormente consapevole.
Su tale punto, l’Azienda ha spiegato che tutto il processo di business plan è stato anticipato per tutto il mondo Ikea e che l’Italia non ha la disponibilità di variare questi tempi.
Il secondo è legato alla percentuale del terzo parametro e di conseguenza del secondo.
L’Azienda fin dallo scorso anno in fase di prima applicazione, ha ritenuto che la scelta del peso del secondo e di conseguenza del terzo parametro, sia di esclusiva facoltà aziendale. Sia lo scorso anno, ma con ancor più forza, nell’incontro del 29, la Uiltucs ha chiesto che si chiarisca che nel punto vendita vi sia la possibilità di definire la percentuale del terzo parametro con un possibile scostamento del 10% sulla proposta aziendale.
Chi ha partecipato alla costruzione del contratto integrativo e del premio di risultato, sa bene che la riduzione del numero di parametri da scegliere nel punto vendita ed il panel ridotto dei parametri stessi, è frutto di una difficile mediazione per evitare di applicare anche in Italia l’Ikea Bonus Program (libera elargizione aziendale).
I sindacati ritengono però, che in virtù dello spirito costruttivo e con l’importante obiettivo di partecipazione che avevamo condiviso con la sottoscrizione del C.I.A., Ikea Italia debba farsi carico di spiegare al Board, che la discussione e condivisione nel negozio di una percentuale di valore del terzo obiettivo differente da quella proposta, è un rafforzamento della partecipazione agli obiettivi comuni che può solo risultare positiva.
Su tale tema Filcams, Fisascat e UILTuCS auspicano risultati positivi che permettano loro di dare maggiore autonomia nel confronto alle RSA/RSU nei negozi.
Il prossimo incontro sul tema dell’organizzazione del lavoro, si terrà a Bologna il 22 giugno a partire dalle ore 11.