Limoni: accordo su CIGS e mobilità
In data odierna, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è tenuto l’incontro inerente le procedure di mobilità aperte da Limoni in data 10 febbraio e 11 marzo successivamente unificate.
Per effetto dell’unificazione delle due platee, si è posto un quadro complessivo nel quale la concessione della cassa era legata al raggiungimento di un accordo anche sulla mobilità con previsione dei criteri di legge.
Si è privilegiata la possibilità del raggiungimento di un accordo complessivo, che prevede:
– l’utilizzo della CIGS per 12 mesi per i negozi in chiusura che non hanno usufruito della CIGS a rotazione nel 2014;
– la mobilità con il criterio esclusivo della non opposizione per i lavoratori in CIGS;
– la mobilità con il criterio della non opposizione e, in subordine, i criteri di legge, per l’esubero derivante dalle chiusure del 2014 per il quale non è più possibile attivare ammortizzatori sociali.
L’accordo prevede la Cigs per chiusura aziendale dal 30 maggio 2015 al 29 aprile 2016, per 19 punti vendita. Sono stati tolti da questa procedura i punti vendita di Torino (575) e Portogruaro (150) per i quali la chiusura è slittata a gennaio 2016. Inoltre i punti vendita di Mappello (440), Ittiri (790) e Sulmona (814) non potranno purtroppo usufruire di questo anno di Cigs perchè fino a marzo hanno usufruito già di una Cigs seppur a rotazione e la normativa non lascia spazio ad un successivo anno.
Nel verbale Ministeriale, è previsto anche l’impegno della Società di verificare con le OO.SS. territoriali le possibilità di ricollocazione.
Per un numero massimo di 75 dipendenti, cioè l’organico dei 26 punti vendita che hanno già usufruito di una anno di Cigs e l’organico dei 3 punti vendita che hanno usufruito della Cigs a rotazione, l’Azienda potrà procedere ai licenziamenti entro 120 giorni dalla fine della procedura stessa, con il criterio della non opposizione fino al 15 giugno e, successivamente, con i criteri di legge, sui quali non è stata definita una scala di priorità. Abbiamo quindi sottoscritto un verbale a latere limitatamente alle condizioni per coloro che vorranno non opporsi alla collocazione in mobilità. Tale accordo prevede il riconoscimento della retribuzione fino al raggiungimento dell’accordo di conciliazione (entro il 1 luglio), il riconoscimento dell’indennità di mancato preavviso e un importo di conciliazione di 8500 euro lordi in due rate (in ragione della sofferenza di cassa denunciata dall’azienda) rispettivamente entro il 15 agosto 2015 la prima ed il saldo entro il 15 novembre 2015. Il TFR verrà corrisposto secondo le previsioni contrattuali.
Per i lavoratori/trici interessati/e dalla Cigs, per tutto il periodo, è previsto l’accesso alla mobilità esclusivamente con il criterio della non opposizione e con un incentivo uguale a quello precedentemente previsto per le medesime situazioni pari a € 2.000.