Margherita distribuzione: intesa equilibrata ma serve cautela
Si è concluso nella giornata di ieri il confronto con Margherita Distribuzione spa in merito alla procedura ex legge 223/91 avviata nei mesi scorsi e rimasta “congelata” a seguito delle disposizioni di legge in materia di “blocco dei licenziamenti”, riammessa sulla base delle previsioni di cui al Dl n. 104 “Decreto Agosto” nei casi di esodi volontari ed incentivati.
Come la delegazione ha potuto constatare, si sono dovuti affrontare i consueti atteggiamenti ultimativi da parte del rappresentante aziendale, tesi ad addossare alle organizzazioni sindacali la responsabilità di un eventuale mancato accordo.
Tuttavia, l’intesa raggiunta acquisisce elementi migliorativi rispetto alle cosiddette “intese aziendali” non sottoscritte a suo tempo dalla UILTuCS e valorizza quanto invece realizzato dalle UILTuCS territoriali.
L’accordo prevede, infatti, la riapertura dei termini per aderire all’esodo incentivato e prevede importo “pieno” (29.000 euro al 4° livello full time) fino al 30.11.2020 e un importo pari all’80% tra 1 e 31.12.2020. Anche coloro che avessero aderito in precedenza si vedranno riconosciuti i nuovi importi.
Si entra ora nella fase più delicata, nel corso della quale si verificheranno le sorti dei punti vendita ancora privi di una soluzione e delle superfici non rilevate da operatori Conad (Oviesse ha confermato l’interesse per una quota importante di superfici, ma con tempi di ingresso diluiti nel 2021). In questo senso, altro elemento fondamentale saranno le decisioni di Margherita Distribuzione spa in tema di liquidazione della società.
L’accordo (punto 10) prevede espressamente l’impegno di Margherita Distribuzione spa ad operare al fine della ricollocazione del personale ancora alle sue dipendenze, ma l’esperienza ha insegnato che occorre agire su più fronti per tentare di garantire l’occupazione: vanno, ad esempio, coinvolte le istituzioni locali affinché l’impegno alla ricollocazione sia rispettato a prescindere dalle vicende societarie e dalla data di effettivo subentro dei nuovi operatori.
Analogamente, potrebbero risultare utili comunicazioni di “messa in mora” da parte dei singoli lavoratori nei confronti dei soggetti coinvolti (Margherita Distribuzione spa e nuovo operatore).