Pittarello, lavoro domenicale e festivo: la sentenza dà ragione alla Uiltucs
L’8 febbraio 2023 Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno inoltrato unitariamente a Pittarello spa una richiesta di incontro sui “diritti di informazione a norma del Ccnl applicato”, al fine di avere un quadro aggiornato “dell’attività della società, della struttura dell’occupazione e della composizione organizzativa”, facendo nello stesso tempo anche il punto sullo stato delle relazioni sindacali.
L’azienda ha risposto positivamente alla nostra richiesta convenendo di fissare, come data per l’incontro, il 13 marzo alle ore 14.30 tramite collegamento da remoto con il link inoltrato.
Sempre a proposito di Pittarello vogliamo aggiornarvi sulla questione relativa al taglio della maggiorazione del lavoro domenicale e festivo, avvenuto tre anni fa.
Come è noto la nostra organizzazione è stata la sola a contestare, nel marzo 2020, non appena venutane a conoscenza, la decisione aziendale di tagliare la percentuale di maggiorazione inserita nel contratto individuale di lavoro, più favorevole del ccnl Tds.
Ripubblichiamo qui di seguito il comunicato Uiltucs.
Con quella lettera l’azienda, in un periodo di piena crisi da “pandemia Coronavirus”, non trovava di meglio che dichiarare che le ore di lavoro prestate la domenica non sarebbero state più pagate con la maggiorazione del 60%, ma con quella prevista dal vigente ccnl Confcommercio, cioè con il 30%.
Diciamo subito che consideriamo questa decisione unilaterale grave ed inaccettabile. In primo luogo perché in una situazione in cui tutti sono chiamati a dare il proprio contributo, e le lavoratrici e i lavoratori con la riapertura dei negozi sono in prima linea, in realtà questi sono i primi ad essere penalizzati dall’azienda.
In secondo luogo a tutti appare chiara la evidente sproporzione tra la denunciata situazione di difficoltà di Pittarello e la “misura” che viene presa, il taglio del 30% sulle ore lavorate di domenica.
Quest’ultima dovrebbe fronteggiare “l’emergenza rinveniente dal Covid19 e i vari provvedimenti che tanto la Legislazione Nazionale che di carattere Generale si susseguono con cadenza quasi giornaliera…” e “le problematiche afferenti le importazioni dei produttori in area extra UE -in particolare quelli della Repubblica Popolare Cinese-…”. Una totale assurdità!
Per questo ribadiamo la totale inaccettabilità di questa decisione del gruppo dirigente aziendale, mentre facciamo notare che le organizzazioni sindacali sono state così poco considerate da non esserne nemmeno messe al corrente.
In ogni caso la Uiltucs si farà promotrice di ogni possibile azione a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Pittarello.
Per la segreteria nazionale
Antonio Vargiu
Roma 29 maggio 2020
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Tra le possibili azioni di tutela, dopo le diffide di rito volte a chiedere il ripristino della norma del contratto individuale, c’erano ovviamente le azioni legali.
A tre anni di distanza abbiamo la prima sentenza emessa dal Tribunale di Ivrea, che vi alleghiamo qui.
Il risultato è la vittoria della lavoratrice che ha promosso la causa, assistita dalla nostra organizzazione: l’azienda è stata condannata al pagamento di quanto, inserito nel contratto individuale, dal marzo 2020 non era stato effettivamente corrisposto.