Securpol, chieste più garanzie per i passaggi in Btv, Cosmopol e Sicuritalia
Il 9 settembre 2019 si è tenuto l’incontro con Securpol Group in AS. Come richiesto dalle organizzazioni sindacali in occasione del precedente incontro, le aziende acquirenti hanno fornito una prima risposta relativamente all’innalzamento del numero complessivo dei lavoratori che dovrebbero essere interessati all’acquisizione.
Si ricorda che la procedura ex art 47 prevedrebbe l’assorbimento di complessivi 298 lavoratori, a fronte dei 652 ad oggi dipendenti da Securpol.
Le aziende si sono dette disponibili ad un aumento dei lavoratori a fronte di ulteriori rinunce individuali rispetto a quelle ipotizzate nell’avvio della procedura.
In particolare si è fatto riferimento ad una riduzione dei livelli di inquadramento. Da parte sindacale è stata respinta la richiesta.
Infatti le condizioni contrattuali indicate nella procedura non possono essere oggetto di contrattazione fra il cedente ed il cessionario, ma devono rientrare in una logica di contrattazione fra sindacati ed acquirenti.
Inoltre si prevedrebbero deroghe al Ccnl inaccettabili, in particolare nella fase complessa che stiamo affrontando sul tavolo per il rinnovo del Ccnl stesso.
Dopo una lunga sospensiva, ed un confronto in ristretta, le aziende acquirenti hanno rivisto le loro posizioni sulle condizioni assuntive proponendole quale oggetto della trattativa in corso.
Alla richiesta sindacale di conoscere il piano industriale che dovrebbe motivare il numero complessivo dei lavoratori che saranno coinvolti nella acquisizione, sono state fornite dall’azienda alcune informazioni molto generiche.
Il personale addetto alle centrali operative, i meccanici, i produttori, gli esattori, gli amministrativi, ecc. sono esclusi dall’acquisizione in quanto le imprese utilizzeranno le sedi operative e le centrali operative, nonché le sedi amministrative che già hanno.
A loro dire l’assunzione di tutto il personale addetto ai servizi oggetto dell’acquisizione, rischierebbe di produrre perdite anche per gli acquirenti, rendendo perciò necessario razionalizzare ed ottimizzare i servizi ed il personale, in particolare nei territori ove BTV, Cosmopol e Sicuritalia sono già presenti.
Il costo annuo del personale Securpol, infatti, ammonterebbe a circa 20 milioni di euro a fronte di un fatturato pari a circa 14 milioni di euro.
I sindacati hanno tuttavia ritenuto insufficienti le informazioni, sia da parte della AS che da parte della cordata acquirente.
Perciò hanno chiesto all’azienda di fornire maggiori informazioni sia rispetto all’attuale organizzazione delle singole filiali (numero addetti per singolo servizio, anzianità sul servizio, ore di straordinario, ecc.), sia rispetto alla futura organizzazione/integrazione nelle nuove realtà che si verranno a creare.
Hanno chiesto inoltre di avere informazioni di dettaglio sulla futura organizzazione in quei territori ove le aziende acquirenti attualmente non sono presenti e sarebbero previste assunzioni di una minima parte del personale.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno infine precisato che tutte le informazioni sono finalizzate ad individuare soluzioni che consentano l’assorbimento del maggior numero di persone possibile.
Ribadendo alla AS la necessità di una convocazione al Mise, che ad oggi non ha inviato ai sindacati alcuna risposta, si sono aggiornati al giorno 25 settembre alle ore 14. Il confronto proseguirà anche il giorno successivo con l’obiettivo di raggiungere una mediazione per noi accettabile.