Trattativa CCNL Terziario: avviato l’approfondimento
In apertura dell’incontro per il rinnovo del CCNL del terziario svoltosi il 25 marzo la Confcommercio ha dichiarato l’esigenza di cominciare ad approfondire i contenuti fino a qui trattati in modo da pensare ad una ripresa del negoziato con la presenza dei Segretari Generali allo scopo di verificare se esistono le condizioni per pervenire ad una conclusione in tempi rapidi. In tale quadro ha ribadito il carattere dirimente della richiesta in ordine alla modifica da apportare alle modalità di penalizzazione per la mancata adesione ai fondi di assistenza sanitaria, chiedendo alle OO. SS. di dare una risposta ad essa.
Come UILTuCS abbiamo dichiarato di aver già espresso il nostro consenso in occasione del precedente incontro. La Fisascat ha dichiarato di avere ancora delle perplessità, mentre la Filcams ha dichiarato di ritenere la proposta fatta da Confcommercio “potabile” all’interno di una soluzione complessiva che concerne l’intero contratto.
Preso atto delle posizioni ancora distinte in ordine a questo elemento, la Confcommercio è passata ad analizzare alcuni temi della piattaforma rivendicativa, entrando nel merito dei principali di essi che non fossero già stati affrontati direttamente o indirettamente nelle precedenti riunioni. La Confcommercio ha dichiarato di condividere innanzitutto la descrizione del contesto in cui si inserisce il presente rinnovo fornito nella premessa. Ha chiesto chiarimenti in ordine alle richieste in tema di diritti d’informazione nelle imprese con più di 30 e 200 dipendenti. Ha confermato la tradizionale posizione di rifiuto per quanto attiene il riconoscimento del diritto d’indizione delle assemblee in capo alle OO. SS. territoriali in assenza di RSA/RSU nel punto vendita. Riguardo al II livello di contrattazione, ha dichiarato di ritenere che le richieste avanzate siano già contenute nelle formulazioni attuali, il punto sarebbe quello di riuscire ad attivare il II livello di contrattazione, non andarne a specificare ulteriormente compiti e attribuzioni, anche se forse necessario un aggiornamento delle norme attualmente previste. Quanto al mercato del lavoro, Confcommercio si è detta contraria al riconoscimento delle 20 ore di orario minimo del part-time, pur comprendendone le motivazioni, confermando invece la richiesta di un allargamento delle ipotesi in cui si dovrebbe poter ricorrere al part-time a 8 ore settimanali. Sui contratti a termine e le altre flessibilità, Confcommercio ha dichiarato di ritenere non accoglibili le nostre richieste, ribadendo la richiesta di prevedere un contratto “d’inserimento” della durata minima di 24 mesi e incentivato rivolto alle fasce deboli del mercato del lavoro. Confcommercio ha inoltre reiterato la richiesta di pervenire ad una regolamentazione delle modalità di godimento dei congedi e permessi parentali a fronte di una definizione di alcuni punti sollevati dalla nostra piattaforma. Infine la Confcommercio ha reiterato la richiesta di sospendere la maturazione dei ROL solo per la durata del presente contratto e l’estensione a 24 mesi del periodo previsto per il transito dal V° al IV° livello.
Come UILTuCS abbiamo ribadito che alcune delle richieste avanzate dalla Confcommercio sono per noi inaccettabili, come quelle in tema di lavoro intermittente, congedi parentali, permessi ex-legge 104. In ordine ai chiarimenti sui diritti d’informazione, abbiamo dichiarato che ciò che ci sta particolarmente a cuore è che venga previsto espressamente (cosa che oggi non è) l’esercizio dei diritti d’informazione in caso di cambiamento della ragione sociale dell’impresa. Abbiamo sottolineato che non comprendiamo la resistenza di Confcommercio a introdurre nel contratto delle norme di civiltà contenute nelle nostre richieste di piattaforma, quali ad esempio l’estensione dell’esclusione dal lavoro notturno per i lavoratori e le lavoratrici fino al compimento del 6° anno da parte dei figli; la previsione di norme che consentano l’adempimento degli obblighi derivanti in forza di sentenza di separazione o di divorzio in capo ai genitori affidatari di figli minori ovvero le richieste concernenti i lavoratori immigrati volte a facilitare loro il rinnovo del permesso di soggiorno o la fase delicata susseguente al ricongiungimento famigliare. Abbiamo ricordato come in passato il CCNL del Terziario avesse giocato un ruolo di grande responsabilità in ordine a queste tematiche che hanno contribuito a farne il contratto di riferimento dell’intero settore, che oggi ancora è. Abbiamo inoltre rimarcato che Confcommercio non ha fornito risposte sulle richieste avanzate in ordine ai Quadri, che altro non sono se non la ripresa delle norme attualmente previste dal contratto dei dirigenti in tema di trasferimenti. Quanto alla proposta di ripristinare per via contrattuale un “contratto d’inserimento” per le fasce deboli del mercato del lavoro, alla luce delle modifiche in progetto in ordine ai contratti a termine, abbiamo avanzato la proposta alternativa di un contratto a termine di 3 anni e incentivato come modalità di accesso al lavoro per le persone escluse dalla possibilità di ricorso all’apprendistato. Abbiamo infine ribadito di nutrire fortissimi dubbi quanto alla sospensione della maturazione dei ROL, pur cogliendo ovviamente la diversità esistente tra la richiesta di Confcommercio e quella di chi chiede di abolirli del tutto, come nel caso di Federdistribuzione. Ci sembra infatti che tale richiesta prefiguri comunque una “partita di giro” rispetto agli aumenti retributivi che non ci convince.
A seguito delle repliche fornite da tutte le OO. SS., la Confcommercio ha dichiarato di ritenere chiusa la fase istruttoria e ha registrato la convergenza di tutti sulla necessità che si pervenga a un momento di approfondimento con la presenza dei Segretari Generali per comprendere se ci sono le condizioni per raggiungere un’intesa. Ciò detto ha ritenuto di dover ribadire alcuni elementi:
1. La questione della modifica della clausola di penalizzazione in caso di mancata adesione agli strumenti del welfare contrattuale è per Confcommercio dirimente.
2. Grande cautela a causa della situazione generale di contesto in cui si colloca il presente rinnovo, che non consentirebbe di acquisire ulteriori oneri, dal che Confcommercio deduce la necessità di identificare degli elementi di scambio anche economici che giustifichino la sottoscrizione di un accordo di rinnovo, come la temporanea sospensione della maturazione dei ROL.
3. Possibilità di risposte ulteriori sui temi sollevati nella piattaforma.
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