Ikea: il punto su vendite, premio e organizzazione del lavoro
Si è svolto mercoledì 26 luglio 2017 l’incontro con la direzione Ikea. L’azienda ha rappresentato un andamento delle vendite dell’anno fiscale 2017 inferiore del 3% sul budget, sul quale ha influito pesantemente il mese di giugno per 13 milioni di mancate vendite.
I visitatori si riducono e ad oggi il Risultato Operativo non è stato raggiunto. Ikea sta investendo sulle vendite e-commerce, per contrastare i siti che vendono analoghi prodotti on-line.
Essendo Ikea nata per la vendita tradizionale a negozio, tale cambiamento ad oggi risulta essere costoso e lento. Con queste previsioni, non ci aspettiamo buoni risultati per l’erogazione del salario variabile Fiscal Year 2017.
Le vendite negli altri Paesi europei ricalcano quanto avviene in Italia e anche i Paesi dove Ikea ha aperto nuovi mercati, non stanno proseguendo con l’attesa ascesa.
I sindacati hanno già annunciato la richiesta di poter analizzare i dati del fatturato anno su anno (non solo quelli riferiti al budget) e di essere edotti sull’andamento reale dei principali Paesi europei, alla fine del FY17.
In merito al premio di risultato del FY18, l’azienda ha comunicato ai sindacati che il Board ha approvato la scelta del 3° parametro di Torino e Catania, che si discostava da quello degli altri punti vendita. È comunque chiaro a tutti che, non avendo sottoscritto lo specifico accordo sindacale, tale premio verrà erogato dall’impresa e non verrà detassato.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto conto delle aperture di nuovi punti vendita di cui si legge sui giornali, Ikea ha comunicato che nel 2018 non ci saranno nuove aperture, ma che c’è l’intenzione di aprire successivamente ad Arese, a Roma e a Perugia.
In merito ai pick-up point di gestione diretta (ve ne sono 38 gestiti da altre società, dove si può ritirare la merce di Ikea ma anche di altre aziende), quello di Cagliari sta dando buoni risultati (in futuro valuteranno se aprire uno store), mentre quello di Roma non raggiunge gli obiettivi di vendita assegnati.
Si è aperta la grande discussione sull’organizzazione del lavoro e su quanto i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni abbiano inciso sulle professionalità delle persone. Su questo punto, a settembre, ci verrà presentata la loro idea complessiva di vendita multi channel e le organizzazioni sindacali hanno chiesto che successivamente vengano svolti incontri nei punti vendita per analizzare i cambiamenti avvenuti e definire eventuali intese sull’organizzazione del lavoro.
Tale confronto dovrà aiutarci anche ad arrivare preparati al rinnovo dell’integrativo, con una discussione svolta sulle professionalità e sulla conseguente classificazione del personale, appurato che l’attuale impianto contrattuale su questo tema, per molti aspetti è superato e non risponde più alla reale professionalità chiesta al personale.
In merito al T.I.M.E., nel prossimo incontro si analizzeranno alcuni casi specifici. Tale necessità nasce dal fatto che questa previsione contrattuale non si è diffusa nei negozi e, ad oggi, l’azienda gestisce gli orari in piena autonomia tramite la concentrazione della definizione degli stessi ad uno staff-planner.
Ciò fa si che l’azienda ottenga il risultato di avere il personale presente quando e come più gli serve (spesso forzando su modifiche contrattuali per i part-time) non realizzando così la parte positiva della conciliazione vita personale/lavoro. Le parti si incontreranno entro la fine di settembre.